20240531 OSFB convegno francesco antonio locandina A3 jpgFrancesco, Antonio e i minoritismi - Convegno di Studi a Bologna, 31 maggio 2024. In occasione dell'VIII centenario della lettera di frate Francesco d'Assisi a frate Antonio di Padova - in memoria di padre Gino Zanotti ofm conv 1923-2008.

«A frate Antonio, mio vescovo, frate Francesco augura salute. Ho piacere che tu insegni la sacra teologia ai frati, purché in questa occupazione tu non estingua lo spirito della santa orazione e devozione, come sta scritto nella Regola. Sta' bene».

Così la breve lettera che Francesco d’Assisi scrisse, probabilmente nel 1224, ad Antonio da Lisbona. Il futuro Santo di Padova in quel tempo dimorava a Bologna, nel primitivo insediamento di Santa Maria delle Pugliole.

Come tutti gli scritti di Francesco anche queste poche righe suscitano una miriade di interrogativi: l’illetterato Francesco riconosce dunque un ruolo allo studio della teologia e gli piace che essa sia insegnata? Ha forse la preoccupazione dell’ortodossia, che dalla consapevolezza teologica riceve un aiuto?

Nel dire che a lui piace che Antonio la insegni, solo lo mette in guardia affinché non sia spento lo spirito di preghiera, che è dunque posto al centro della 'Regola', quasi sua principale finalità. Certo, in queste due linee non c’è tutto Francesco, ma di certo c’è una tensione che mette in movimento molti dei temi che intorno al suo profilo si intrecciano. Nella storia successiva il piccolo biglietto ha contribuito a generare quella pluralità minoritica che è anche il fascino della tradizione francescana.

Nell’VIII centenario di questa corrispondenza davvero memorabile tra Francesco ed Antonio, l’Officina San Francesco Bologna con il Centro Studi Antoniani di Padova hanno promosso un convegno, che serva a rileggere il testo di Francesco e a misurarne la forza storica.

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